VALENTINO ROSSI CAMPIONE DEL MONDO MOTO GP 2008

''Scusate il ritardo''. Valentino Rossi si e' rivolto cosi' ai suoi tifosi nel giorno del suo ritorno al vertice del motociclismo mondiale dopo due anni di digiuno e di problemi, dentro e fuori i circuiti. Un mondiale, l'ottavo, sigillato a modo suo, con una splendida vittoria sul circuito giapponese di Motegi conquistata a suon di giri veloci nonostante al pesarese bastasse un terzo posto per avere la certezza matematica del titolo.

La gara e' partita con una battaglia a tre, tra lo stesso Valentino, il campione del mondo in carica Casey Stoner su Ducati, e il numero uno della Honda, Daniel Pedrosa.

Dopo qualche giro dietro lo spagnolo, Stoner e Rossi si sono staccati dando vita ad una fase forse poco spettacolare ma molto intensa, macinando tempi record. A dieci giri dalla fine la svolta: Valentino supera il ducatista e guadagna un discreto vantaggio, circa due secondi, che manterra' fino al traguardo. Sul podio Stoner, secondo, e Pedrosa, terzo con brivido finale visto che all'ultimo giro ha rischiato di essere superato dal compagno di squadra di Valentino, Jorge Lorenzo, suo acerrimo rivale e primo dei piloti Michelin.

Rossi smentisce cosi' chi, e ad inizio stagione erano molti, lo dava gia' per ''finito'' e dimostra che sara' ancora lui il pilota da battere nel 2009. I numeri della sua carriera sono impressionanti. In 13 stagioni ha ottenuto 8 titoli mondiali, di cui uno in 125, uno in 250 e sei nella classe regina; 90 vittorie complessive su tutti i circuiti del mondiale, 70 nella massima cilindrata (superato anche il record di Giacomo Agostini fermo a 69), 146 podi, 51 pole e 78 giri veloci in gara.

''E' stata una stagione con grandi soddisfazioni come quella di raggiungere Agostini. E' la rivincita degli ultimi due anni'' ha commentato Rossi a caldo dopo il traguardo di Motegi ''Ho pensato che un grande campionato, cosi' bello, bisogna vincerlo vincendo anche la gara come avevo fatto nel 2004 o 2001. Ce l'ho fatta dopo una grande battaglia con Stoner e Pedrosa, i miei grandi rivali.

Otto mondiali non e' male...''.

Un pilota, il pesarese, apparso quest'anno molto piu' maturo, anche nelle sue tradizionali scenette organizzate dopo le vittorie (questa volta un notaio dietro una scivania che certificava il suo mondiale). ''Le sconfitte mi hanno insegnato tanto - ha aggiunto - si vince e si perde. Sono tornato piu' forte di prima''. E, c'e' da scommetterci, nel 2009 vorra' essere puntualissimo.





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