moto GP: gran premio di spagna 30.03.2008
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moto GP: gran premio di spagna 30.03.2008
-JEREZ DE LA FRONTERA-
Il padrone del circuito spagnolo questa volta è stato Daniel Pedrosa, che correva in casa, lui catalano di Sabadell, abile ad asfissiare i suoi inseguitori con una serie di giri velocissimi, spinto anche dalla trovata del suo team di indicargli a ogni suo passaggio un distacco sugli altri minore rispetto a quello effettivo, per incitarlo a spingere ancora di più. Così Dani alias il “torero camomillo”, passato dalla seconda posizione in griglia alla testa della corsa dopo poche curve, si è costruito un comodo cuscinetto di vantaggio da gonfiare con decimi su decimi sottratti a Rossi e Lorenzo che seguivano, fino ad arrivare ad accumulare più di quattro secondi e mezzo a nove giri dal termine. Alla fine ne avrà quasi tre su Rossi e potrà tranquillamente impennare la sua Honda RC212V sul traguardo per festeggiare la sua 28esima vittoria in carriera, che lo porta attualmente al primo posto della classifica piloti con 41 punti, davanti a Lorenzo con 36 e Rossi con 31.
“Rossi c’è”: non ci può essere frase migliore del celebre grido del telecronista di Italia 1 Guido Meda per definire la prestazione odierna del pilota pesarese. Un Rossi motivato dalle difficoltà incontrate due settimane fa in Qatar ha condotto una gara impeccabile per saldezza psicologica, capendo presto che contro Pedrosa e la sua Honda non c’era niente da fare e tenendo a bada il giovane puledro spagnolo Jorge Lorenzo, dal quale temeva possibili assalti. Il centauro di Tavullia ha infatti dichiarato che si aspettava “Lorenzo più veloce e Pedrosa un po’ meno”, ma che comunque è riuscito a ottenere un “risultato molto importante”, dato che “era necessario salire sul podio oggi”. Si è complimentato con Daniel “che è stato molto bravo oggi” e “difficile da riprendere dopo la lotta con Lorenzo”.
Anche a giudicare dalle parole del “Dottore” quindi un risultato soddisfacente, con il primo posto tra i piloti gommati Bridgestone, festeggiato indossando il cappellino rosso del gommista giapponese, e il 100° podio conquistato in carriera. Tutta benzina nel serbatoio in preparazione del prossimo Gran Premio sul circuito dell’Estoril in Portogallo.
Veniamo all’incontentabile Jorge Lorenzo, il terzo gradino del podio di Jerez, che ha manifestamente espresso il proprio malcontento per il risultato ottenuto, denunciando ai microfoni di Italia 1 “problemi ai pneumatici” che gli “hanno impedito di spingere” come voleva. Eppure non avrebbe molti motivi per stare lì a lamentarsi, visto che comunque da debuttante assoluto ha agguantato finora due pole position su due gran premi disputati e l’attuale secondo posto nella classifica piloti. E nel gp odierno ha occupato costantemente una delle prime tre posizioni, scivolando gradualmente dalla prima in griglia alla seconda nei primi giri per poi fissarsi alla terza conclusiva dopo ripetuti avvicinamenti e allontanamenti a elastico con Rossi che lo precedeva e lo controllava. Solo quando il pesarese si è distratto, pensando che il penultimo giro fosse l’ultimo e allentando perciò la presa, si è acceso un barlume di speranza per Jorge, ritornato a soli cinque decimi di distacco. Niente da fare però e così via libera ai mugugni per il talentuoso ventenne iberico, che ora attende la prossima gara con tutta la rabbia di cui è capace.
Menzione d’onore per l’altra Honda di Nicky Hayden, che quatto quatto si è portato a casa un buon quarto posto e tredici punti, che uniti ai sei del Qatar lo portano al settimo posto tra i piloti con 19 lunghezze. Una gara di contenimento per lo statunitense campione del mondo nel 2006, quasi equidistante sia da Pedrosa che dominava, con Rossi e Lorenzo a debita distanza, sia dal duo Capirossi-Dovizioso che alle sue spalle faceva scintille. Attendiamo anche lui al varco dell’Estoril.
E Stoner? Si starà chiedendo chi ha ancora negli occhi i successi a valanga dell’australiano della Ducati (ultimo in ordine di tempo quello di due domeniche fa in Qatar) e non conosce i risultati del gran premio di Jerez. Stoner stavolta non c’è, sia di risultati, con un magro undicesimo posto, sia, e questo potrebbe essere più preoccupante, di testa, con due dritti in curva finiti con altrettante visite guidate nella sabbia, da cui poi fortunatamente è riuscito a rientrare in pista. Certo il circuito non è proprio tra i preferiti suoi e della Ducati, come dimostra il quinto posto dello scorso anno, ma c’è da dire che le difficoltà incontrate a livello di concentrazione e controllo della moto fanno scattare qualche piccolo campanello d’allarme nella testa di Casey e della gestione tecnica della scuderia di Borgo Panigale. A peggiorare il bilancio della gara odierna provvede anche il rendimento degli altri piloti del team italiano, Marco Melandri e Toni Elias, rispettivamente dodicesimo e quindicesimo, mentre il francese Guintoli è addirittura fuori dai primi quindici.
Arrivano buone notizie invece dagli altri italiani della MotoGP. Il “vecchio” Loris Capirossi si è dimostrato ancora una volta un osso durissimo per giovani e meno giovani, ingaggiando battaglia prima con il connazionale Andrea Dovizioso per il possesso del quinto posto, poi incrociando le traiettorie con il neozelandese James Toseland su Yamaha Tech 3 e l’inglese John Hopkins su Kawasaki. Il quartetto così composto ha percorso tra ripetuti cambi di posizione gli ultimi giri, con Toseland che sembrava avere la meglio su Capirex e Dovizioso, fino a che Loris all’ultima curva con un sorpasso da brivido ha beffato l’ex-pilota della Superbike, riuscendo a concludere la corsa in quinta posizione, con l’altro italiano del gruppetto finito settimo. Una boccata d’aria per il bolognese, dichiaratosi “contento dopo le difficoltà del Qatar”, malgrado “problemi di gomme dopo gli ottimi giri all’inizio”, anche per il “bel duello con Toseland, un pelino più aggressivo, e Dovizioso”. Per lui settimo posto insieme a Hayden nella graduatoria per il mondiale con 19 punti, uno in meno di Dovizioso.
Quest’ultimo dal canto suo ha fatto i complimenti al rivale, al quale ha ceduto dopo una “gara dura, dove ho sbagliato la partenza, riuscendomi poi a tranquillizzare a recuperare fino al sesto posto”, dovendo però accontentarsi del settimo posto “perché alla fine ero in riserva con le gomme”. Il centauro di Forlimpopoli è atteso ora a un buon risultato al prossimo gp, visto il talento e il coraggio dimostrati in queste due prove del mondiale. A completare i primi dieci nell’ordine di arrivo sono il giapponese Shinya Nakano su Honda Gresini al nono posto e l’australiano Chris Vermeulen su Suzuki al decimo.
In 250 successo del finlandese Mika Kallio, con Mattia Pasini secondo su Aprilia e il giapponese Takahashi terzo; la gara della 125 è stata invece appannaggio di Simone Corsi anche lui su Aprilia, davanti ai due compagni di squadra Nicolas Terol e Bradley Smith.
Appuntamento dunque al Gran Premio del Portogallo sul circuito dell’Estoril domenica 13 aprile. Chi c’è c’è.
Gianluca Marchionne
Classifica piloti MotoGP:
1. Daniel Pedrosa (Honda) 41 p.
2. Jorge Lorenzo (Yamaha) 36 p.
3. Valentino Rossi (Yamaha) 31 p.
4. Casey Stoner (Ducati) 30 p.
5. Andrea Dovizioso (Honda) 21 p.
6. James Toseland (Yamaha) 20 p.
7. Nicky Hayden (Honda) 19 p.
8. Loris Capirossi (Suzuki) 19 p.
12. Marco Melandri (Ducati) 9 p.
Classifica Team MotoGP:
1. Honda 41 p.
2. Yamaha 40 p.
3. Ducati 30 p.
4. Suzuki 19 p.
5. Kawasaki 13 p.
CLICCA QUì E GUARDA GLI ULTIMI GIRI DELLA SPETTACOLARE GARA(COMMENTO IN ITALIANO)
Il padrone del circuito spagnolo questa volta è stato Daniel Pedrosa, che correva in casa, lui catalano di Sabadell, abile ad asfissiare i suoi inseguitori con una serie di giri velocissimi, spinto anche dalla trovata del suo team di indicargli a ogni suo passaggio un distacco sugli altri minore rispetto a quello effettivo, per incitarlo a spingere ancora di più. Così Dani alias il “torero camomillo”, passato dalla seconda posizione in griglia alla testa della corsa dopo poche curve, si è costruito un comodo cuscinetto di vantaggio da gonfiare con decimi su decimi sottratti a Rossi e Lorenzo che seguivano, fino ad arrivare ad accumulare più di quattro secondi e mezzo a nove giri dal termine. Alla fine ne avrà quasi tre su Rossi e potrà tranquillamente impennare la sua Honda RC212V sul traguardo per festeggiare la sua 28esima vittoria in carriera, che lo porta attualmente al primo posto della classifica piloti con 41 punti, davanti a Lorenzo con 36 e Rossi con 31.
“Rossi c’è”: non ci può essere frase migliore del celebre grido del telecronista di Italia 1 Guido Meda per definire la prestazione odierna del pilota pesarese. Un Rossi motivato dalle difficoltà incontrate due settimane fa in Qatar ha condotto una gara impeccabile per saldezza psicologica, capendo presto che contro Pedrosa e la sua Honda non c’era niente da fare e tenendo a bada il giovane puledro spagnolo Jorge Lorenzo, dal quale temeva possibili assalti. Il centauro di Tavullia ha infatti dichiarato che si aspettava “Lorenzo più veloce e Pedrosa un po’ meno”, ma che comunque è riuscito a ottenere un “risultato molto importante”, dato che “era necessario salire sul podio oggi”. Si è complimentato con Daniel “che è stato molto bravo oggi” e “difficile da riprendere dopo la lotta con Lorenzo”.
Anche a giudicare dalle parole del “Dottore” quindi un risultato soddisfacente, con il primo posto tra i piloti gommati Bridgestone, festeggiato indossando il cappellino rosso del gommista giapponese, e il 100° podio conquistato in carriera. Tutta benzina nel serbatoio in preparazione del prossimo Gran Premio sul circuito dell’Estoril in Portogallo.
Veniamo all’incontentabile Jorge Lorenzo, il terzo gradino del podio di Jerez, che ha manifestamente espresso il proprio malcontento per il risultato ottenuto, denunciando ai microfoni di Italia 1 “problemi ai pneumatici” che gli “hanno impedito di spingere” come voleva. Eppure non avrebbe molti motivi per stare lì a lamentarsi, visto che comunque da debuttante assoluto ha agguantato finora due pole position su due gran premi disputati e l’attuale secondo posto nella classifica piloti. E nel gp odierno ha occupato costantemente una delle prime tre posizioni, scivolando gradualmente dalla prima in griglia alla seconda nei primi giri per poi fissarsi alla terza conclusiva dopo ripetuti avvicinamenti e allontanamenti a elastico con Rossi che lo precedeva e lo controllava. Solo quando il pesarese si è distratto, pensando che il penultimo giro fosse l’ultimo e allentando perciò la presa, si è acceso un barlume di speranza per Jorge, ritornato a soli cinque decimi di distacco. Niente da fare però e così via libera ai mugugni per il talentuoso ventenne iberico, che ora attende la prossima gara con tutta la rabbia di cui è capace.
Menzione d’onore per l’altra Honda di Nicky Hayden, che quatto quatto si è portato a casa un buon quarto posto e tredici punti, che uniti ai sei del Qatar lo portano al settimo posto tra i piloti con 19 lunghezze. Una gara di contenimento per lo statunitense campione del mondo nel 2006, quasi equidistante sia da Pedrosa che dominava, con Rossi e Lorenzo a debita distanza, sia dal duo Capirossi-Dovizioso che alle sue spalle faceva scintille. Attendiamo anche lui al varco dell’Estoril.
E Stoner? Si starà chiedendo chi ha ancora negli occhi i successi a valanga dell’australiano della Ducati (ultimo in ordine di tempo quello di due domeniche fa in Qatar) e non conosce i risultati del gran premio di Jerez. Stoner stavolta non c’è, sia di risultati, con un magro undicesimo posto, sia, e questo potrebbe essere più preoccupante, di testa, con due dritti in curva finiti con altrettante visite guidate nella sabbia, da cui poi fortunatamente è riuscito a rientrare in pista. Certo il circuito non è proprio tra i preferiti suoi e della Ducati, come dimostra il quinto posto dello scorso anno, ma c’è da dire che le difficoltà incontrate a livello di concentrazione e controllo della moto fanno scattare qualche piccolo campanello d’allarme nella testa di Casey e della gestione tecnica della scuderia di Borgo Panigale. A peggiorare il bilancio della gara odierna provvede anche il rendimento degli altri piloti del team italiano, Marco Melandri e Toni Elias, rispettivamente dodicesimo e quindicesimo, mentre il francese Guintoli è addirittura fuori dai primi quindici.
Arrivano buone notizie invece dagli altri italiani della MotoGP. Il “vecchio” Loris Capirossi si è dimostrato ancora una volta un osso durissimo per giovani e meno giovani, ingaggiando battaglia prima con il connazionale Andrea Dovizioso per il possesso del quinto posto, poi incrociando le traiettorie con il neozelandese James Toseland su Yamaha Tech 3 e l’inglese John Hopkins su Kawasaki. Il quartetto così composto ha percorso tra ripetuti cambi di posizione gli ultimi giri, con Toseland che sembrava avere la meglio su Capirex e Dovizioso, fino a che Loris all’ultima curva con un sorpasso da brivido ha beffato l’ex-pilota della Superbike, riuscendo a concludere la corsa in quinta posizione, con l’altro italiano del gruppetto finito settimo. Una boccata d’aria per il bolognese, dichiaratosi “contento dopo le difficoltà del Qatar”, malgrado “problemi di gomme dopo gli ottimi giri all’inizio”, anche per il “bel duello con Toseland, un pelino più aggressivo, e Dovizioso”. Per lui settimo posto insieme a Hayden nella graduatoria per il mondiale con 19 punti, uno in meno di Dovizioso.
Quest’ultimo dal canto suo ha fatto i complimenti al rivale, al quale ha ceduto dopo una “gara dura, dove ho sbagliato la partenza, riuscendomi poi a tranquillizzare a recuperare fino al sesto posto”, dovendo però accontentarsi del settimo posto “perché alla fine ero in riserva con le gomme”. Il centauro di Forlimpopoli è atteso ora a un buon risultato al prossimo gp, visto il talento e il coraggio dimostrati in queste due prove del mondiale. A completare i primi dieci nell’ordine di arrivo sono il giapponese Shinya Nakano su Honda Gresini al nono posto e l’australiano Chris Vermeulen su Suzuki al decimo.
In 250 successo del finlandese Mika Kallio, con Mattia Pasini secondo su Aprilia e il giapponese Takahashi terzo; la gara della 125 è stata invece appannaggio di Simone Corsi anche lui su Aprilia, davanti ai due compagni di squadra Nicolas Terol e Bradley Smith.
Appuntamento dunque al Gran Premio del Portogallo sul circuito dell’Estoril domenica 13 aprile. Chi c’è c’è.
Gianluca Marchionne
Classifica piloti MotoGP:
1. Daniel Pedrosa (Honda) 41 p.
2. Jorge Lorenzo (Yamaha) 36 p.
3. Valentino Rossi (Yamaha) 31 p.
4. Casey Stoner (Ducati) 30 p.
5. Andrea Dovizioso (Honda) 21 p.
6. James Toseland (Yamaha) 20 p.
7. Nicky Hayden (Honda) 19 p.
8. Loris Capirossi (Suzuki) 19 p.
12. Marco Melandri (Ducati) 9 p.
Classifica Team MotoGP:
1. Honda 41 p.
2. Yamaha 40 p.
3. Ducati 30 p.
4. Suzuki 19 p.
5. Kawasaki 13 p.
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