---IL CASCO---
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---IL CASCO---
Esistono diversi tipi di casco:
Leggero: comunemente indicato come "padella" e marchiato DGM, offre protezione ridotta alla nuca e presenta talvolta una piccola visiera; viene usato prevalentemente da chi guida ciclomotori in città e/o compie piccoli tragitti.
Dal 1° settembre 2006 sarà vietata la commercializzazione in Italia dei caschi protettivi per ciclomotore individuati dal marchio di omologazione DGM (Direzione Generale Motorizzazione), e comunemente detti "a padella", tali caschi - non più omologati dal 1° settembre 2005, in base al decreto del Ministro dei Trasporti e della Navigazione del 28 luglio 2000 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31.8.2000 - hanno caratteristiche tecniche inferiori a quelle previste dalla normativa internazionale per i caschi da motociclista. I conducenti di ciclomotori che possedessero un casco DGM possono peraltro, continuare legittimamente ad usarlo.
Aperto: Detto anche "Jet", è leggermente più protettivo di quello leggero, ha una visiera di lunghezza variabile, normalmente apribile ed è usato prevalentemente da chi guida moto di piccola-media cilindrata in climi caldi e/o in città.
In caso di urto non offre grande protezione alla mandibola, alla mascella e al naso che sono coperti solo dalla visiera.
Integrale: Protegge tutta la testa compresa la nuca, presenta visiera mobile capace di coprire interamente gli organi visivi. È il più sicuro dei tre ed è generalmente usato da chi guida motocicli (come ad esempio i piloti del motomondiale e della Formula 1) e da chi compie medi-lunghi viaggi con il motoveicolo e/o nel periodo invernale.
Ne esiste una versione detta modulare in cui la mentoniera che protegge il volto può essere ribaltata per maggiore comodità e per ampliare il campo visivo. Normalmente il casco per offrire una protezione adeguata deve essere usato con la mentoniera chiusa e bloccata.
Omologazione
Il casco, di qualunque tipo sia, deve essere omologato dal Ministero dei Trasporti e l'etichetta di omologazione che vi è applicata deve comprendere:
Numero distintivo dello Stato di immatricolazione (ad esempio "E3")
Numero di omologazione (ad esempio "0347196")
Numero di produzione (ad esempio "37628")
Obbligo di utilizzo
L'uso del casco è obbligatorio per:
Tutti i conducenti di ciclomotori e motocicli, sia essi maggiorenni che minorenni (legge dell'11 gennaio 1986).
I conducenti e i passeggeri di motocarrozzette e di motocicli (comprese le forze di polizia ed i conducenti di moto d'epoca durante la manifestazioni).
Esenzioni
Sono esentati dall'obbligo di indossare il casco protettivo:
I conducenti di ciclomotori a tre ruote
I conducenti di motoveicoli cabinati (ad esempio il motocarro).
Note sulla sicurezza
Il casco risulta essere molto importante in caso di urto, ma è altrettanto importante applicare altri accorgimenti:
Non sfilare il casco, in caso d'urto, soprattutto se violento, il casco oltre a dover rimanere integro fa si che in caso di frattura delle ossa craniche di mantenerle unite, per questo non si deve mai sfilare il casco dopo un urto, perché scompone la frattura e può portare alla morte immediata del soggetto.
Colare sottocasco, questo è un tipo di collare che si interpone tra il casco e le spalle del conducente, la sua funzione è quella d'evitare un iperflessione del collo, che può portare alla sua rottura, tale protezione è molto importante e usata nelle competizioni, di qualsiasi livello esse siano.
L'USO DEL CASCO OLTRE AD ESSERE UN OBBLIGO,DEVE ESSERE UN ABITUDINE.
Leggero: comunemente indicato come "padella" e marchiato DGM, offre protezione ridotta alla nuca e presenta talvolta una piccola visiera; viene usato prevalentemente da chi guida ciclomotori in città e/o compie piccoli tragitti.
Dal 1° settembre 2006 sarà vietata la commercializzazione in Italia dei caschi protettivi per ciclomotore individuati dal marchio di omologazione DGM (Direzione Generale Motorizzazione), e comunemente detti "a padella", tali caschi - non più omologati dal 1° settembre 2005, in base al decreto del Ministro dei Trasporti e della Navigazione del 28 luglio 2000 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31.8.2000 - hanno caratteristiche tecniche inferiori a quelle previste dalla normativa internazionale per i caschi da motociclista. I conducenti di ciclomotori che possedessero un casco DGM possono peraltro, continuare legittimamente ad usarlo.
Aperto: Detto anche "Jet", è leggermente più protettivo di quello leggero, ha una visiera di lunghezza variabile, normalmente apribile ed è usato prevalentemente da chi guida moto di piccola-media cilindrata in climi caldi e/o in città.
In caso di urto non offre grande protezione alla mandibola, alla mascella e al naso che sono coperti solo dalla visiera.
Integrale: Protegge tutta la testa compresa la nuca, presenta visiera mobile capace di coprire interamente gli organi visivi. È il più sicuro dei tre ed è generalmente usato da chi guida motocicli (come ad esempio i piloti del motomondiale e della Formula 1) e da chi compie medi-lunghi viaggi con il motoveicolo e/o nel periodo invernale.
Ne esiste una versione detta modulare in cui la mentoniera che protegge il volto può essere ribaltata per maggiore comodità e per ampliare il campo visivo. Normalmente il casco per offrire una protezione adeguata deve essere usato con la mentoniera chiusa e bloccata.
Omologazione
Il casco, di qualunque tipo sia, deve essere omologato dal Ministero dei Trasporti e l'etichetta di omologazione che vi è applicata deve comprendere:
Numero distintivo dello Stato di immatricolazione (ad esempio "E3")
Numero di omologazione (ad esempio "0347196")
Numero di produzione (ad esempio "37628")
Obbligo di utilizzo
L'uso del casco è obbligatorio per:
Tutti i conducenti di ciclomotori e motocicli, sia essi maggiorenni che minorenni (legge dell'11 gennaio 1986).
I conducenti e i passeggeri di motocarrozzette e di motocicli (comprese le forze di polizia ed i conducenti di moto d'epoca durante la manifestazioni).
Esenzioni
Sono esentati dall'obbligo di indossare il casco protettivo:
I conducenti di ciclomotori a tre ruote
I conducenti di motoveicoli cabinati (ad esempio il motocarro).
Note sulla sicurezza
Il casco risulta essere molto importante in caso di urto, ma è altrettanto importante applicare altri accorgimenti:
Non sfilare il casco, in caso d'urto, soprattutto se violento, il casco oltre a dover rimanere integro fa si che in caso di frattura delle ossa craniche di mantenerle unite, per questo non si deve mai sfilare il casco dopo un urto, perché scompone la frattura e può portare alla morte immediata del soggetto.
Colare sottocasco, questo è un tipo di collare che si interpone tra il casco e le spalle del conducente, la sua funzione è quella d'evitare un iperflessione del collo, che può portare alla sua rottura, tale protezione è molto importante e usata nelle competizioni, di qualsiasi livello esse siano.
L'USO DEL CASCO OLTRE AD ESSERE UN OBBLIGO,DEVE ESSERE UN ABITUDINE.
Anther- Messaggi : 72
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Re: ---IL CASCO---
Ottima rinfrescata Ogni tanto ci vuole anche per far capire ai co.....i che utilizzano la scodella,l'importanza dell'integrale.
Bravo Anther
Bravo Anther
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